Caratteristiche tecniche
Anno di produzione: 1966 … 1968
Velocità di scorrimento: 4,75 cm/s
Diametro massimo bobine: 8,3 cm
Tracce: 2 mono
Testine: 2
Transistor: 1W8563 – 1W8563 – 1W8564 – AC 141 – AC 142
Risposta in frequenza
dal libretto di istruzioni originale
Velocità 4,75 cm/s – 1 7/8 IPS: 80 … 6500 Hz
Apparecchio dalle dimensioni contenute, portatile, comodo da usare. Funziona con 6 batterie torcia da 1,5 V; oppure con i due cavetti di alimentazione: uno per la rete a 220 V o l’altro da collegare al 12 V dell’auto o batteria esterna. Non è presente il cambio tensioni esterno per l’alimentazione da rete elettrica, viene venduto già preimpostato a 220 V, volendo si può cambiare dall’interno.
Il design è accattivante, moderno e si sviluppa in verticale. Questo modello sembra essere tra i primi prodotti dall’azienda milanese, col marchio Magnetofoni Castelli.
Il mio esemplare è datato marzo 1966.
Non presenta lo sportellino di plastica a protezione delle bobine, non sono presenti infatti le insenature per incastrarlo.
Veniva venduto corredato della sua custodia di plastica nera, che ha sulla sinistra un vano per riporre gli accessori, e la tracolla per il facile trasporto. L’apparecchio funziona anche alloggiato nella custodia, ma solo con le batterie interne; presenta solo un foro in corrispondenza del connettore per il microfono.
La parte meccanica è molto semplice, si comanda tutto con i tasti laterali, ad ognuno corrisponde una funzione diretta. Attenzione, con tutti i tasti sollevati si ottiene il comando della riproduzione; per tenere disarmato il rullo di trascinamento del nastro, occorrere premere “stop”. Nella posizione stop, si può caricare la bobina da ascoltare, oppure cambiare lato.
L’elettronica è compatta, i componenti sono alloggiati su un circuito stampato rettangolare che contiene il lungo commutatore “a pettine” per la registrazione/riproduzione. Il motorino e lo strumento sono costruiti dalla Elettronica Trentina di Cavareno (TN). Il regolatore di velocità è alloggiato accanto al motorino, nella parte inferiore del telaio. Nei modelli successivi lo troviamo montato nella parte superiore del telaio, vicino al portabobina di sinistra.
Il mio esemplare era conservato abbastanza bene, ma purtroppo aveva “subito” alcuni interventi poco ortodossi a livello meccanico; per cui ho dovuto smontarlo quasi tutto per ripulire bene le parti e rettificare alcuni ruotismi. Questo modello monta il motorino “serie rossa”, che per fortuna ha le spazzole fissate sullo statore con due viti, così ho portuto pulire e lucidare i contatti e tendere meglio le spazzole affinché funzionasse a dovere.